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Nota biografica
Adolfo Jenni (1911-1997) è nato a Modena. Studi a Parma e a Bologna, dove si laurea in lettere nel 1935. Per molti anni docente
di lingua e letteratura italiana all'Università di Berna, emerito dal 1976. Sposato, con quattro figli, ha vissuto a Muri
presso Berna mantenendo stretti i contatti con l'Italia. Intensa attività di studioso di opere classiche, da Dante a Tasso,
a Foscolo e a Manzoni e numerosi saggi in riviste italiane e ticinesi. Collaborazione a "Svizzera Italiana", a "Cenobio" e
a vari inserti culturali di giornali ticinesi. L'opera letteraria include una copiosa produzione narrativa, diaristica e poesia.
Descrizione del fondo
Il lascito include:
A: Manoscritti e tiposcritti delle opere pubblicate, materiale inedito di stampo letterario e critico. Diaristica dagli ann
'30 in poi.
B: Il carteggio di Adolfo Jenni contiene scambi epistolari con amici e autori, colleghi professori svizzeri e italiani, redattori,
critici e editori, tra cui Mario Agliati, Anna Banti, Giorgio Barberi Squarotti, Piero Bianconi, Giovanni Bonalumi, Gianfranco
Contini, Maria Corti, Felice Filippini, Giovanni Getto, Carlo Grassi, Renzo Laurano, Eugenio Montale, Giorgio e Giovanni Orelli,
Salvatore Quasimodo, Reto Roedel, Diego Valeri e Giuseppe Zoppi.
C: Documenti biografici.
D: Biobibliografia, recensioni e critica con corrispondenze integrate; copie di saggi e opere pubblicate; libri di lettura
personale.
Informazioni amministrative
Accesso
Consultazione esclusivamente nella sala di lettura dell'ASL. Consultazione limitata per ragioni di diritti d'autore e di personalità.
Fonte
Dono degli eredi Adolfo Jenni, dal 1998 al 2001